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LA SETTIMANA SANTA A PALERMO

La settimana santa del capoluogo isolano prevede varie manifestazioni come le rappresentazioni sacre dell'ultima Cena all'interno delle varie chiese cittadine, manifestazioni che raccolgono centinaia di giovani che lavorano per vari mesi per la loro riuscita. Ma un giorno veramente particolare è il Venerdì Santo che prevede quattro processioni, curate nei minimi particolari.
La prima è quella dei "cocchieri" che in passato, quando la nobiltà palermitana era fiorente, era molto più fastosa perchè c'era l'utilizzo di livree molto eleganti con i colori di riferimento delle casate d'appartenenza. Oggi tale confraternita si è allargata a tutti i ceti sociali, vista la già citata decadenza della nobiltà. I cocchieri portano in processione la vara del Cristo morto ela statua della Madonna; essi partono dalla Chiesa della Madonna dell'Itria nel primo pomeriggio e le due vare sono portate a turno da 32 persone, scortate da figuranti che indossano armature tordo-medievali.
La seconda processione è organizzata dalla confraternita dei panettieri, intestata a S. Maria Addolorata. In questo caso i due simulacri citati precedentemente sono scortati non solo dai fedeli, ma anche dei figuranti che indossano delle armature romane complete di tutto e costruite artigianalmente basandosi sull'esempio di maestri pupari. La processione parte dalla sede della confraternita e segue i confini del culto della Madonna. Il corteo si conclude a notte fonda con un rito religioso, dopo aver coinvolto i sei figuranti con le armature romane, le fanciulle devote alla Madonna, un "centurione romano", l'urna del Cristo morto seguita da alcuni confrati e la Statua della Madonna.
La terza processione riguarda la vergine SS. Addolorata della Soledad, una processione che porta per le vie della città la scultura lignea del Cristo morto e della Vergine della Soledad. In passato tale processione coinvolgeva anche i corpi militari.
La quarta ed ultima processione del venerdì santo palermitano coinvolge gli artigiani palermitani, devoti della Madonna del Lume, che portano il simulacro della loro protettrice dalla loro sede fino al Teatro Massimo e lungo le vie cittadine.

Il secondo giovedì dopo Pasqua si festeggia S. Francesco da Paola a Palermo.
E' noto che il patronato della città spetta a S. Rosalia, ma qui come in altre città isolane sono festeggiati altri Santi, e precisamente S. Francesco da Paola. La storia di questo Santo ci fa sapere che Egli nacque il 1416, nacque e morì di venerdì ed ebbe un colloquio di 13 ore con la Madonna ed il dono da Dio di elargire 13 grazie giornaliere ai suoi devoti.
Per i primi 13 venerdì dell'anno si attuano i cosiddetti "viaggi" a Lui dedicati, cioè dei pellegrinaggi effettuati dai suoi fedeli, in particolar modo le donne incinte, nella sua Chiesa recitando il santo rosario.
Alla fine di questi 13 venerdì si arriva quasi sempre alla settimana santa, quando tutti gli altri festeggiamenti sono generalmente sospesi e ci si concentra sulla Passione e morte del Cristo.
Si deve attendere il secondo giovedì dopo Pasqua per ricominciare i festeggiamenti con la preparazione dell'imponente statua in argento del Santo che l'indomani riceverà le offerte dei fedeli e gli ex-voto. La domenica successiva si ha la processione della Statua in un bagno di folla e per le vie cittadine; durante la processione il Superiore della confraternita dei muratori, che ha come Santo protettore proprio S. Francesco, un uomo eletto precedentemente, ha il privilegio di far fermare la statua vicino le abitazioni di familiari, amici e persone di riguardo.

LE FOTO DELLE FESTE DI PALERMO

LA PASQUA IN SICILIA:


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