I
riti greci legati alla settimana santa hanno conservato il loro
fascino all'interno della Piana degli albanesi, nel palermitano,
dove si ritrovano cinque delle otto comunità albanesi presenti
nell'isola. Qui resiste un clima di convivenza civile tra due diverse
etnie, anche se la minaccia economico-sociale del sistema capitalista
è sempre evidente. I riti pasquali di questa comunità
iniziano con il canto "lazeri", intonato dai giovani la
settimana precedente quella di Pasqua per commemorare la resurrezione
di Lazzaro; per l'occasione i giovani sono accompagnati dal sacerdote,
il "papas". La domenica delle palme si rievoca l'entrata
di Cristo a Gerusalemme attraverso la processione del vescovo che
cavalca un asino e che ha le mani occupate con un crocifisso ed
una piccola palma. Il momento più atteso dai fedeli è
la lavanda dei piedi attuata il giovedì santo, quando il
sacerdote che impersona San Pietro accetta di farsi lavare interamente
dal vescovo. Il momento migliore per ascoltare i canti tipici è
il venerdì santo, quando si intonano i passi evangelici che
narrano la passione e morte del Cristo, eseguiti durante la mattinata;
il pomeriggio si ha invece il corteo dell'immagine del Cristo, preceduta
dal Crocefisso deposto in un'urna ricca di fiori ed incenso ed accompagnata
dai fedeli e dai canti funebri eseguiti dal sacerdote.
Il
giorno del sabato santo è caratterizzato dai battesimi per
immersione, dalla liturgia di S. Basilio, dal salmo della resurrezione,
cantato, e dai sacerduti che indossano la veste bianca che sostituisce
il lutto.
Il giorno di Pasqua, nella Cattedrale di San Demetrio, si ha la
preparazione della "mensa", che riunisce tutti i fedeli.
LE
FOTO DELLE FESTE DI PIANA DEGLI ALBANESI
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